Yeman Crippa: “Punto alle medaglie, dopo Tokyo niente è impossibile”

All’atleta trentino i consigli di Cova, Mei e Totò Antibo. Al Festival i campioni “nati per correre”

7 ottobre 2021

Cos’è cambiato? Il primo a rompere il ghiaccio è Cova. “Cosa posso dire, sembra ieri. Nella mia testa corrono sempre quelle tre vittorie, la mia mente corre ancora le mie gambe meno”. Lo sguardo va agli inizi: “Se non avessi avuto un insegnante di educazione fisica che mi portava all’atletica sarei stato un pessimo giocatore di basket, vivendo vicino a Cantù, in provincia di Como”.

Mei volge subito l’attenzione ai tempi recenti, all’agosto 2021 che ha portato gli straordinari successi azzurri a Tokyo 2020. Dopo un lunghissimo digiuno per l’atletica italiana. “Sono stato al posto giusto nel momento giusto. Un’avventura fantastica, che ho avuto la fortuna di vivere a fianco dei veri protagonisti, i ragazzi, da presidente Fidal. Riguardo alla mia stagione da atleta, posso dire che a volta che sono riuscito a battere Alberto ho vinto i campionati europei”.

A Crippa il compito di raccogliere “questa impegnativa eredità”, dice Buongiovanni, ovvero arrivare ai massimi livelli dopo questi grandi campioni italiani. Anche Yeman parte dai suoi inizi: “Ho iniziato a fare atletica grazie a scuola, un professore di ginnastica mi ha indicato un allenatore di atletica dove vivevo. All’inizio preferivo il calcio, poi piano piano è nato qualcosa, e ho anche capito che ero un pippone a calcio”, scherza.

In video si collega Salvatore “Totò” Antibo, autore della doppietta sui 5.000 e 10.000 agli europei di Spalato. Sono in parte suoi i record che Yeman ha bruciato. “Sì - racconta il trentino -, è stata un’emozione battere i suoi primati. Sono tempi forti, ma adesso devo cercare di migliorare. Il mio obiettivo è la vittoria nelle competizioni. Per ora sono riuscito a centrare il bronzo, agli europei del 2018. Lavoro per superare questo traguardo”.

“Yeman - lo incoraggia Cova - tu hai fatto due record portandoli via a Totò, il più forte mezzofondista italiano e tra i più forti al mondo. Con questa consapevolezza puoi andare ovunque”.