Tortu, Patta e Rigali: a tutta velocità verso un memorabile 2024

Patta, Rigali E Tortu Nella foto: Andrea BUONGIOVANNI, Filippo TORTU, Lorenzo PATTA

14 ottobre 2023

Lorenzo Patta, Filippo Tortu, Roberto Rigali: tre grandi velocisti, tre protagonisti dalla nostra estate e - tutti ci auguriamo - del nostro futuro. Tortu, ormai ospite fisso del Festival dello Sport, torna volentieri anche quest’anno a Trento e parla della sua stagione individuale che lo porta dritto verso un 2024 ricchissimo di impegni. “Il 2023 è stato un anno pieno di emozioni contrastanti, di fatica e di divertimento - ha raccontato Filippo. Mi darei un sette a fine stagione, come media tra il voto della mia prestazione individuale - pessima - e di quella a squadre - magica. È stato anche un anno complicato con qualche infortunio, che definirei assurdo, ma anche prezioso perché ho capito dove ho sbagliato e dove devo migliorare per far sì che il 2024 sia l’anno più bello della mia carriera”. Un’evoluzione, quella di Tortu, davvero notevole in questi ultimi anni: “Sono cresciuto e cambiato anche perché ho capito le vere priorità nell’ambito di questo sport. Tokyo in questo è stato fondamentale. Ho capito il vero valore di tutto ciò che è esterno al risultato”.

Sulla sua mancata prestazione nella gara individuale, Tortu spiega: “È stata una questione di tecnica, la forma c’era, l’approccio mentale alla gara era coretto, non penso di aver preso sottogamba la batteria, per non parlare che avevo ben chiaro l’obiettivo di raggiungere la finale. Purtroppo - aggiunge l’atleta azzurro - se nei 200 metri sbagli le prime battute, nel finale la velocità ti presenta il conto”. Non cerca alibi o scuse Tortu, è molto critico con se stesso, come è ben conscio del suo valore all’interno della staffetta nella quale, essendo solo corsa lanciata, riesce ad esprimersi al meglio. Filippo racconta anche di quei giorni che hanno diviso la sua gara individuale dalla staffetta, momenti complicati, pregni di delusione e voglia di riscatto. “Dividere l’atletica in sport di squadra e individuale può essere davvero utile - ha detto Tortu - avere la possibilità di rifarmi subito dopo la caduta, per me è stato utilissimo”.

Lorenzo Patta e Roberto Rigali parlano della forte amicizia che lega gli staffettisti fuori dalla pista: “Stando insieme ci siamo uniti molto e questa è una fortuna perché i risultati arrivano”. Se è una vera amicizia quella alla base del successo di questo gruppo, tecnicamente esso va attribuito, oltre al valore delle individualità, alla qualità dei cambi, elemento decisivo nella staffetta. Dietro a tutto questo c’è un lavoro infinito, fatto di prove e riprove per una profonda conoscenza dei movimenti del compagno.

Roberto Rigali, a differenza dei compagni è l’unico che non corre per un Corpo dello Stato: “Correre è il mio hobby e devo dire che lo faccio anche abbastanza bene”. Applausi. Roberto ha corso veloce e lontano, grazie anche al costante sostegno dei genitori e ad un impegno eccezionale “a differenza loro, so cosa significa fare la riserva. Non è semplice ma ho sempre pensato che se mi fossi allenato al massimo, forse sarei riuscito a conquistare un posto da titolare, e così è stato”.

Impossibile non fare riferimento al quarto uomo della magica staffetta, Marcell Jacobs che nell'arco di tempo intercorso tra le partecipazioni di Tokyo e di Budapest, è stato il grande assente.

Risponde Tortu: “Quando sai che Marcell corre la seconda, puoi stare tranquillo, anche se va detto che non c’è nessuno di insostituibile all’interno della nostra staffetta. Ci siamo allenati sapendo che Jacobs aveva problemi e che avrebbe potuto anche non partecipare. Ci siamo qualificati, consapevoli che saremmo stati competitivi con o senza di lui. Ovviamente ci ha fatto piacere il suo rientro, eravamo felici, sia come amici che egoisticamente come atleti”.

All’orizzonte c’è il 2024, un anno fitto di impegni: si parte con con la stagione indoor e soprattutto con la 4x100 di inizio maggio a Nassau alle Bahamas ai Mondiali di Staffette che qualificheranno per le Olimpiadi. I nostri azzurri inizieranno con dei raduni preparatori tra marzo e aprile, poi la stagione entrerà nel vivo con gli Europei dove si punta alla medaglia d’oro nei 200 metri. Tortu: “Avremmo una spinta in più davanti al pubblico di casa”. E poi sarà la volta di Parigi, dove l’obiettivo dei campioni olimpici in carica non cambia: volare più veloci e più in alto di tutti.

https://www.youtube.com/watch?v=KpNXHTuJuxQ

Download immagini e intervista a Tortu qui:
https://drive.google.com/drive/u/1/folders/1VqRjoJ71aY-LE0P6xts4JeScaDriq50x

Patta, Rigali E Tortu Nella foto: Filippo TORTU

@ Daniele Paternoster Daniele Paternoster - Archivio Ufficio Stampa PAT

Patta, Rigali E Tortu Nella foto: Roberto RIGALI

@ Daniele Paternoster Daniele Paternoster - Archivio Ufficio Stampa PAT

Patta, Rigali E Tortu Nella foto: Filippo TORTU

@ Daniele Paternoster Daniele Paternoster - Archivio Ufficio Stampa PAT

Patta, Rigali E Tortu Nella foto: Andrea BUONGIOVANNI, Filippo TORTU e interprete LIS

@ Daniele Paternoster Daniele Paternoster - Archivio Ufficio Stampa PAT