Zandalisini e Belinelli, dagli Usa all’Italia per continuare a vincere

6 ottobre 2021

“Sono stata chiamata dai Minnesota Lynk quando non avevo neppure bene idea di cosa mi aspettasse, diciamo che ho realizzato il tutto una volta entrata nell’arena - ha spiegato la Zandalasini -. Sono arrivata nel posto giusto, nel momento giusto avendo la possibilità di giocare con compagne davvero forti sotto tutti i punti di vista. Il ricordo più bello delle finals riguarda sicuramente l’enorme quantità di pubblico presente, tutti vestiti con i colori della squadra che tifavano. Davvero un colpo d’occhio notevole e di grande impatto. L’avversaria più completa che ho avuto modo di affrontare sino ad ora è sicuramente Diana Taurasi”. Dopo l’esperienza oltreoceano, l’atleta lombarda ha disputato tre stagioni con il Fenerbache di Istanbul: “Città meravigliosa di cui mi sono innamorata e società di primissimo livello. Un’esperienza che mi ha arricchito a 360 gradi, poi però ho sentito l’esigenza di riavvicinarmi a casa e alla chiamata della Virtus Bologna è stato impossibile dire di “no”.

Siamo una realtà giovane ma con grandi margini di crescita, giovedì prossimo cominceremo con l’Eurocup e dopo due giorni con il campionato”. Belinelli ha ricordato gara 5 contro i Miami Heats nel 2014: “Concludendo la serie sul 4 - 1 siamo saliti sul tetto del mondo, un’emozione pazzesca. Ricorderò per tutta la vita quando, insieme ai compagni, abbiamo festeggiato negli spogliatoi, in quel preciso momento eravamo una famiglia. E pensare che sono arrivato a San Antonio dopo due anni con i Chicago Bulls e temevo di non riuscire a trovare spazio”. A proposito di Bulls indimenticabili anche le parole con cui l’ex presidente degli Usa, Barack Obama, salutò lo stesso Belinelli: “Lui è tifosissimo dei biancorossi, quando andammo alla Casa Bianca per l’abituale saluto del presidente, Obama disse a voce alta “Quanta manca uno come Marco ai miei Bulls”. Pazzesco, davvero”. Dopo 13 anni negli Usa la guardia emiliana è tornata a Bologna: “Il progetto che mi hanno prospettato era interessante e avevo il desiderio di tornare in Italia. Direi che abbiamo cominciato alla grande conquistando lo scudetto, ora però non dobbiamo assolutamente accontentarci, sarebbe un errore imperdonabile”. (s.f.)